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Page history last edited by Elisa Strozzi 13 years, 11 months ago

 

UN'ANALISI DELL'OPERA DI WALTER ONG 

 

 

  di Elisa Strozzi

 

Università degli studi di Roma Tre

 

Facoltà di Lettere e Filosofia

 

Walter Ong, grande studioso delle varie forme di comunicazione umane, parte dal presupposto che l'uomo comunichi attraverso tutti i suoi sensi, ed in modi molto complicati, partendo però da una base fondamentale: il suono. Di conseguenza, le parole stabiliscono una supremazia rispetto alle restanti modalità comunicative. Indipendentemente dal nostro grado di familiarità con un oggetto o processo, non ne abbiamo una padronanza completa finché non lo trasformiamo in un discorso parlato, disponibile per noi e per gli altri. Il dialogo è la fondamentale via per relazionarci pienamente con un altro individuo.

 

Il discorso è un fenomeno essenzialmente parlato ed ascoltato, una questione di combinazione tra voce ed orecchio, un evento nel mondo dei suoni. Le parole sono suoni, in ogni cultura umana. Le parole scritte sono sostituti del suono e rappresentano solo segni su una superficie finché non vengono ancora una volta trasformati in suono, attraverso l’immaginazione oppure la pronuncia effettiva. L’uomo tecnologico conosce tali meccanismi ma trova quasi impossibile afferrarne le loro implicazioni.  

 

Per comprendere in profondità lo sviluppo dei sistemi di comunicazione , e quindi la stessa cultura tecnologica, occorre individuare le radici delle condizioni storiche che hanno favorito l'affermazione di determinati modelli socio -culturali.

Lo studioso individua tre fasi fondamentali :

1)      La fase del parlato e dell’orale – aurale, in cui la comunicazione verbale era semplicemente orale;

2)      La fase chirografico – tipografica, che iniziò con la scrittura, e che raggiunse il suo pieno sviluppo con     

          l’invenzione del carattere alfabetico mobile, il più importante tra tutti i tipi di scrittura;

3)      La fase elettronica in cui viviamo tuttora.

 

A partire da questa premessa, vorrei tentare una ricostruzione del pensiero e delle opere di Ong basandomi sulle Lincoln Lectures che egli tenne in varie regioni dell'Africa negli anni 1973 - 1974, concentrando l'attenzione in particolare sulla trasformazione dei mezzi di comunicazione, dei processi cognitivi, delle relazioni sociali e delle modalità di formazione culturale durante il passaggio dalle civiltà ad oralità primaria, a quelle ad oralità secondaria, fino ad arrivare all'odierna età post - tipografica.

 

Partendo dal progetto complessivo di vita e di lavoro di Ong, e fondandomi sia sulle sue principali opere (Oralità e scrittura, La presenza della parola) sia su articoli, saggi, conferenze da lui tenute nel corso della sua carriera accademica e pastorale, tratterò dell'evoluzione parallela tra media e civiltà, aggiungendo alcune considerazioni relative alla cultura ad oralità secondaria in cui siamo immersi, e analizzando anche il lavoro preparatorio alla composizione dell'ultima opera della sua vita "Language as Hermeneutics", che richiede una ricostruzione e una parziale interpretazione delle bozze e degli appunti che lo studioso ci ha lasciato, e che ho potuto consultare sul sito http://libraries.slu.edu/special/digital/ong/lincoln.php

 

Tale lavoro implica una rielaborazione e, a volte, una parafrasi, del materiale autoriale, accanto ad una trascrizione della traduzione letterale delle lezioni e di passi tratti da opere dello scrittore (ove indicate dalla presenza di virgolette o da una spaziatura a margine della pagina).

Mi servirò anche di note per le eventuali indicazioni bibliografiche.

 

L'opera di Walter Ong puo' essere utilizzata ancora oggi per comprendere alcune manifestazioni della societa' contemporanea, quali:

  • i problemi dell'attuale sistema educativo e la necessita' di una sua riforma;
  • le caratteristiche delle strategie di marketing e il loro prevalente utilizzo di tecniche audiovisive;
  • gli effetti delle serie televisive sulla costituzione di una cultura popolare e sulla condizione alienata dell'uomo contemporaneo. 

 

In generale si può sostenere come la teoria di Ong sulle diverse epoche della storia umana si può applicare all'analisi dei mezzi di comunicazione nell'epoca attuale, la cui critica rappresenta il punto di partenza per un'eventuale rielaborazione delle strategie massmediatiche verso la prevalenza del dialogo e della discussione che faccia ampio utilizzo della parola parlata. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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